Galla Placidia by Giorgio Ravegnani

Galla Placidia by Giorgio Ravegnani

autore:Giorgio, Ravegnani [Ravegnani, Giorgio]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Universale Paperbacks il Mulino
ISBN: 9788815332875
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2017-09-14T22:00:00+00:00


Capitolo terzo

Fra Oriente e Occidente

1. La fuga in Oriente

La morte di Costanzo III fu seguita da una grande instabilità governativa, generata dai contrasti inediti fra Onorio e Galla Placidia e da quelli invece consueti fra i generali. Nel 422 il magister militum Flavio Castino fu inviato in Spagna con un esercito misto di Romani e di Goti a combattere i Vandali della Betica; dopo averli stretti di assedio con successo, decise di attaccarli apertamente, ma a causa del tradimento degli ausiliari barbari fu sconfitto e costretto a riparare a Tarragona. Castino, nelle trame di potere che si svolgevano a Ravenna dopo che era venuta meno la mano ferma di Costanzo III, si presentava come un avversario di Placidia; Bonifacio, che al contrario le era favorevole, sarebbe dovuto partire con il collega per la spedizione contro i Vandali, ma si rifiutò di farlo e di sua iniziativa si recò in Africa ad assumere il comando di comes Africae cui era stato destinato. La protezione dell’augusta su uno dei contendenti iniziava a delineare un tratto caratteristico degli anni successivi, ossia un contrasto spesso violento fra i generali, che finiva spesso col relegare il compito di difendere l’impero in secondo piano, e il conseguente intervento (spesso a sproposito) di Galla Placidia negli avvenimenti.

Flavio Castino, di cui si vedranno le successive vicende, era forse originario della Scizia. Della sua carriera militare fino a quel momento si conosce poco: era divenuto comes domesticorum, ossia comandante di un reparto della guardia imperiale, verso il 420-421, e aveva condotto una campagna contro i Franchi. In seguito aveva ottenuto il grado di magister militum e come tale era stato inviato a combattere i Vandali. Bonifacio, forse di origine trace, dopo aver tenuto testa ad Ataulfo a Marsiglia nel 417, in seguito con il grado di tribunus era stato al comando di un’unità di foederati in Africa, ottenendovi probabilmente anche l’incarico di praepositus limitis, ossia di responsabile militare di un tratto di frontiera; era un soldato valoroso ed era riuscito con i pochi uomini a disposizione a contenere le tribù maure. Fu anche corrispondente di sant’Agostino, che lo elogiò per lo zelo dimostrato a sostegno della fede «tra le preoccupazioni delle guerre e delle armi». Di lui si conosce anche qualcosa della vita privata e sappiamo che si sposò due volte: la prima con una donna di cui si ignora il nome e la seconda con una barbara, di nome Pelagia, probabilmente una visigota.

I contrasti fra i generali, spesso sfociati in guerre civili, rientravano nella norma dei costumi degradati del tempo, in cui le tradizionali virtù romane erano ormai più un sogno che una realtà, ed erano anche diretta conseguenza della debolezza del potere centrale e del forte richiamo esercitato dalla carica imperiale a cui comandanti intraprendenti potevano sempre aspirare. L’antagonismo fra Galla e il fratello, dopo che quest’ultimo tanto si era adoperato per riaverla a Ravenna, confermava al contrario la pochezza del sovrano e quanto i rancori di corte potessero influire sulla sua condotta ora che il volitivo Costanzo III era venuto meno.



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